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«Ottimi risultati, ma paga il primario» - da Valvasev

Pronto soccorso, M5S: Copetti è l’unico in azienda a non essere riconfermato

LATISANA. «Il miglior Pronto soccorso della Regione, il cui operato è stato messo in discussione dalla direzione dell’Azienda sanitaria 2 e il suo primario è l’unico all’interno dell’azienda a non essere stato confermato capo dipartimento». Tutto ciò è paradossale – dice Andrea Ussai consigliere regionale del Movimento 5 Stelle – il Pronto soccorso-Area d’emergenza dell’ospedale di Latisana nel 2015 e nel 2016 ha ottenuto i migliori risultati in tutto il Fvg, con performance di rendimento ben superiori alla media. A capo di questa struttura si trova il primario Roberto Copetti, l’unico in azienda a non essere stato riconfermato nel ruolo di capo dipartimento nella nuova organizzazione dell’Aas2.

«Adesso – continua – che sono diventati pubblici gli ottimi risultati della struttura operativa il direttore generale Giovanni Pilati e l’assessore regionale alla sanità Maria Sandra Telesca devono spiegare perché, incredibilmente, Copetti non è stato confermato nel suo ruolo, con una sfiducia che ha provocato al professionista danni sia sul piano dell’immagine che su quello economico e di carriera». Ussai si riferisce alla lettera inviata dalla direzione a Copetti, nella quale mettendo in dubbio le capacità professionali del primario e della sua équipe, la direzione si riservava di attivare tutte le iniziative per verificare le congruità dell’uso delle risorse, per scongiurare il danno erariale: «la gravità delle affermazioni è evidenziata dall’intervenuto anche dell’Ordine dei medici di Udine che pubblicamente ha preso le distanze dalle affermazioni e dai comportamenti del direttore generale – sottolinea Ussai – potrebbe sorgere il dubbio che sia stata una sorte di “punizione” nei confronti di quanti, impegnati in prima linea, hanno avuto il coraggio di segnalare i disagi e le criticità legati ai tagli di servizi nel dipartimento materno infantile dell’ospedale di Latisana».

FONTE: MessaggeroVeneto - 20 Gennaio 2017


Pubblicato il 21/01/2017 @ 15:03  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

GALIZIO: “Micaela Sette non giochi allo scaricabarile” - da Valvasev

galizio-Micaela sette.jpg GALIZIO: “Micaela Sette non giochi allo scaricabarile”

“Il consigliere Micaela Sette non perde occasione di vantarsi delle mirabolanti azioni della sua amministrazione. (leggi qui il suo articolo)” queste le parole del sindaco Daniele Galizio che potete leggere sul suo profilo Facebook.

“Non mi sarei mai aspettato che una persona della sua esperienza potesse confondere quello che è l’iter urbanistico e ciò che invece è un progetto edilizio. Per chiarezza nei confronti dei latisanesi, ribadisco che non esiste agli atti nessun progetto di cosa si vuole realizzare, ma solo la destinazione urbanistica.

Non volendo dilungarmi oltre su aspetti tecnici, “mi sembra quantomeno azzardato vantarsi di una azione per la quale, le amministrazioni Sette Benigno, hanno impiegato 15 anni. In 15 anni il mondo è cambiato, altre aree come Portogruaro, Palmanova e Villesse, con tempi decisamente più rapidi, hanno previsto le aree commerciali oggi esistenti.

Ancor più sconcertante è leggere che il problema della viabilità è già risolto quando invece il proponente dovrà ottenere l’ok dal Ministero o l’inesattezza delle cifre riportate, per le quali invito la Sette a leggersi la modifica della convenzione da lei votata nell’ultimo Consiglio comunale della passata amministrazione con la quale l’importo per la realizzazione del parcheggio nell’area dell’intermodale è notevolmente ridotto da circa € 300.000 a € 150.000, mentre il progetto per l’analisi delle ripercussione sulle attività commerciali del centro storico ed il piano per la realizzazione del centro commerciale naturale, del costo previsto di circa € 60.000, si è ridotto ad un contributo una tantum alle spese di € 20.000.

Riduzioni queste che penalizzano le azioni che le amministrazioni Sette Benigno avevano promesso, all’allora presidente dei commercianti Antonio Bonelli, per mitigare l’impatto che il centro commerciale avrebbe avuto sul commercio del centro storico.

“Non posso che ribadire il mio convincimento sull’inefficienza delle amministrazione Sette-Benigno, che non hanno saputo dare una visione ed un futuro chiaro al nostro Comune.

Bene farebbero ad essere meno supponenti e ad approcciare in modo costruttivo per il bene di Latisana e per il futuro del nostro territorio facendosi carico delle proprie responsabilità, anziché attaccare pretestuosamente l’attuale amministrazione per nascondere quelle che sono invece le proprie colpe, come per altre questioni, anche su questa vicenda.”

FONTE: Latisana.it - 19 Gennaio 2017

LEGGI anche: Nuovo outlet Il sindaco replica a Sette: confonde l’iter - M.V. 19 Gennaio 2017


Pubblicato il 19/01/2017 @ 14:58  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Latisana:«Il sindaco deve conoscere il progetto» - da Valvasev

outlet-Micaella Sette Outlet, l’ex primo cittadino Sette critica Galizio: si legga gli atti.

LATISANA. «Come può il sindaco dire di non conoscere il progetto? A parte che mi aspettavo che se lo fosse studiato per la campagna elettorale, ma gli suggerisco di leggersi bene gli atti dei vari consigli comunali, al fine di esserne il giusto esecutore, nel rispetto della volontà del consiglio e nell'interesse dei cittadini. Mi auguro vigili per evitare fregature come quelle recenti sulle rotonde della 354».

Quanto dichiarato dal sindaco di Latisana, Daniele Galizio in merito al prossimo insediamento per la grande distribuzione, all'uscita dell'autostrada ha lasciato davvero perplessa l'ex sindaco, Micaela Sette, che invece quegli atti e i loro contenuti li conosce bene, perché si sono sviluppati nei suoi due mandati,per concludersi l'ultima legislatura quando comunque lei era in consiglio.

«Lo abbiamo proposto nel 2001 con il programma elettorale della mia prima candidatura a sindaco – ricorda - il mondo della distribuzione stava cambiando e c'era la doppia necessità di contrastarne la rapida evoluzione e di non restare tagliati fuori. A nostro favore c'erano le potenzialità del casello, prossimo alla realizzazione e la posizione di confine con il Veneto, anche in termini di fiscalità».

Grandi battaglie, alla fine tutte vinte, ricorda la Sette, con Autovie Venete per la viabilità d'accesso all'area e con la Regione per l'inserimento nel piano commerciale.

E anche con i commercianti, «allora rappresentati dallo scomparso Angelino Bonelli che, lungimirante, aveva capito la sfida e la necessità di non essere esclusi. Con loro e per loro avevamo chiesto e ottenuto dagli investitori delle sinergie fra le attività del centro storico e il centro commerciale e delle condizioni di priorità e di agevolazioni per i commercianti del mandamento, intenzionati a insediarsi nel centro commerciale. Ma anche veri e propri vantaggi concreti per la cittadina, come la realizzazione di un parcheggio nella zona del centro intermodale, per un valore di circa 300 mila euro».

A quindici anni di distanza magari qualcosa è da rivedere, ma il ruolo di controllore da parte del Comune non può venire meno, raccomanda l'ex sindaco.

FONTE: MessaggeroVeneto - 18 Gennaio 2017

LEGGI anche: Nuovo outlet Il sindaco replica a Sette: confonde l’iter - M.V. 19 Gennaio 2017


Pubblicato il 18/01/2017 @ 21:08  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Ghiaccio e neve, è polemica «Abbiamo fatto il massimo» - da Valvasev

ghiaccio-e-neve Latisana: il sindaco Galizio risponde alle critiche per la condizione attuale delle strade «Evento eccezionale: abbiamo lavorato continuamente e sparso 12 tonnellate di sale»

LATISANA. «Abbiamo lavorato continuamente per far fronte al maggior numero di situazioni critiche e di disagio per i cittadini, con decine di ore di utilizzo dei mezzi agricoli, dei dipendenti comunali e degli operatori, spargendo per il territorio 12 tonnellate di sale. È ovvio che non è stato possibile occuparsi di tutte le strade e di tutti i marciapiedi, anche in virtù dell’evento meteo eccezionale che si è verificato, ma la struttura comunale ha dimostrato rapidità ed efficienza».

Interviene così il sindaco di Latisana, Daniele Galizio, per placare il tam tam di messaggi sui social e le polemiche che stanno accompagnando, da tre giorni, la nevicata che venerdì pomeriggio ha interessato anche Latisana, assieme a diversi comuni della Bassa. Un sussegguirsi di foto e commenti su vie, piazze e marcipaiedi ancora coperti dal ghiaccio.

«Si è trattato di un evento eccezionale – spiega il sindaco – non tanto per la quantità di neve caduta, comunque superiore ad altre zone del Friuli, ma per la complicazione provocata dal grande freddo dei giorni a seguire, che ha di fatto continuato a creare situazioni critiche, in quanto la neve in scioglimento durante il giorno è diventata ghiaccio durante le notti. I servizi tecnologici si sono subito attivati secondo il piano elaborato da questa amministrazione su proposta del consigliere delegato Loris Piccotto – scrive in una nota il sindaco, Daniele Galizio, riferendosi alle prime ore successive alla nevicata di venerdì – e nella fattispecie sono stati impiegati tre operai comunali ai quali si sono aggiunti altri sei operatori con livelletta e spargisale. Si è data priorità ovviamente alla grande viabilità e alle strade principali per poi proseguire sulle strade secondarie. I lavori sono proseguiti poi nella mattina di sabato con altri trattori dotati di spargisale per il trattamento di ulteriori strade. Sempre il sabato, durante il pomeriggio e la sera è continuata l’attività di spargimento sale per preparare il fondo stradale per le nuove ghiacciate notturne. L’attività è proseguita durante la domenica, quando si è provveduto al trattamento con il sale anche delle vie di accesso ai plessi scolastici, agli edifici pubblici e di interesse generale, i sagrati delle chiede, a molti marciapiedi e ad altre zone sensibili, sia nel centro città che nelle frazioni».

All'applicazione del piano neve ha collaborato il gruppo comunale di Protezione Civile, con i suoi volontari, impegnati nella posa del sale nella rimozione della neve e del ghiaccio: «Ringrazio il consigliere delegato Loris Piccotto – aggiunge il sindaco - i funzionari e gli operai comunali, il coordinatore della Protezione Civile, Lorenzo Cicuttin e i volontari per l’incessante attività svolta durante tutto il week end».

FONTE: MessaggeroVeneto - 17 Gennaio 2017


Pubblicato il 18/01/2017 @ 09:12  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Porterà lavoro o crisi ? L’OUTLET divide la città - da Valvasev

outlet Il progetto non convince del tutto gli esercenti: svuoterà il centro storico Ma c’è chi vede un’opportunità per l’occupazione: «E valorizzerà il territorio»

LATISANA. Un investimento da 35 milioni di euro che cambierà il volto di Latisana, in chiave sia economica che sociale. L’outlet village e l’hotel di prossima realizzazione all'uscita del casello autostradale, da settimane sono al centro di un dibattito che vede opposti quanti ritengono il progetto un’ottima opportunità di rilancio, per l’intero comprensorio e quanti temono dall’insediamento solo effetti negativi, per le attività del centro cittadino. Un unico elemento accomuna tutte le posizioni ed è il fattore posti di lavoro. Due le società investitrici la Petrol Service srl di Montebelluna (non nuova a investimenti del genere nella Bassa Friulana) e Promo Center 2000 srl di Trento che nei prossimi giorni incontreranno Autovie Venete e Anas per il via libera alla rotonda di accesso all'area, mentre con la convenzione firmata dal Comune prima di Natale, hanno già il via libera alle opere di urbanizzazione e alla richiesta di permesso a costruire.

«Se è vero che porta posti di lavoro ben venga, quanto al giro di persone penso che durerà per i primi tempi, perché c'è la novità ma poi? - è quanto si chiede Elisa Bertoia, giovane mamma che per 12 anni ha lavorato nel commercio di Latisana - purtroppo – aggiunge - penso che il centro della città ne andrà a morire».

Maurizio Pascutto è un libero professionista di Ronchis e si dice subito favorevole al progetto, «perchè intanto la cosa più importante sono i posti di lavoro – dice - e poi perché è ora di darsi una mossa. Sarà un intervento di rilancio per tutto il territorio, non solo per Latisana, dove non c'è industria e non ci sono mai stati insediamenti importanti».

«Andiamo a vedere alle varie uscite autostradali dove prima non c'era niente adesso cosa c'è – dice Armando Mauro, commerciante in pensione – sono investimenti fatti bene e che fanno bene, a tutti, anche ai “brontoloni” del centro, perché gente porta gente. É ridicolo dire che non funzionerà, che non ci verrà nessuno, quello di Aiello è in mezzo ai campi, sempre pieno. E secondo me oltre all'hotel sarebbe da pensare anche a un bel parcheggio attrezzato per i camion».

«Quello che è importante in questo momento è capire la portata dell'insediamento». Interviene cauta Caterina Formentini, vice presidente della Confcommercio e titolare di dell’omonima profumeria di piazza Indipendenza, «ancora non c’è stato un confronto fra l’associazione e l’amministrazione comunale per conoscere la reale entità e i contenuti del progetto – ci dice – mi auguro che ci sia la possibilità di collaborare e che sia un'occasione di rilancio del centro. E non che diventi un ostacolo, da porre in concorrenza alle attività del centro, dopo tanti anni di sofferenza e di investimenti: molti colleghi della piazza stanno investendo e rinnovando e dopo tanti sacrifici non sarebbe giusto essere penalizzati».

Collaborazione è quanto propone anche una giovane imprenditrice, Elisabetta Parise, che si dice favorevole al nuovo insediamento e ai posti di lavoro che porterà, «nel rispetto di tutte le attività presenti a Latisana e davanti a un'occupazione reale, con contratti reali – sottolinea e poi suggerisce – potrebbe diventare anche un motivo di valorizzazione del territorio, magari come vetrina del prodotto tipicamente friulano e locale».

E fa un discorso di sinergie fra le attività del centro cittadino e quelle del futuro outlet anche Christian Chiara, titolare de Il Punto Telefonico di via Vendramin: «quello è il futuro – dice – quando esco dal casello e tutto attorno vedo campi, faccio un confronto con Villesse, Palmanova, Portogruaro e mi dico da solo che qui qualcosa non funziona. É un'occasione che va sfruttata territorialmente, con Ronchis e Lignano».

«Io sono di San Donà di Piave – racconta Luca Nardini, gestore del bar Odeon di viale Stazione – e quando si è iniziato a parlare di centro commerciale tutti erano terrorizzati. Ma il risultato è che ha portato lavoro per la gente della città e ha creato movimento di persone, anche nel centro storico. Per me il centro commerciale porterà clientela anche a Latisana».

Secondo Orietta Boldarin, titolare de Il Stusighin di piazza Indipendenza, poteva essere un’occasione quindici anni fa, ma adesso di centri commerciali ce n’è dovunque e soprattutto c’è sempre meno gente che ci va. «Portogruaro è l’esempio di cosa succede, la gente ci va ancora perché è un bel centro storico, ma quante attività hanno chiuso? Per contro anche i centri commerciali si stanno svuotando».

«Porterà posti di lavoro e spero a tanti giovani. Nuovi stipendi, nuova capacità di spesa, un po' di economica in movimento ma a che prezzo ? - dice Stefania Soranno de La Bottega Verde di via Rocca – non vorrei che a farne le spese siano i negozi del centro. Non sono contraria – ci tiene a precisare – sono però cauta nel valutare».

«Se si vuole far morire il centro di Latisana questa è la strada giusta, per me i centri commerciali non sono l'avvenire – dice Patricia Sarna che porta l'esempio delle grandi catene francesi – realtà nate ben prima che in Italia e che ora stanno scomparendo, perché nella gente c'è un ritorno al piccolo negozio, almeno impariamo dagli errori altrui». «Il centro cittadino non sarà mai in grado di fare concorrenza a un centro commerciale e sarà la fine – è l'analisi di Katiuscia Fanotto, titolare del salone KascoMatto di via Goldoni – non mi convince neanche il discorso di chi dice che si crea giro di persone, alla fine sono le stesse sottratte al centro».

FONTE: MessaggeroVeneto - 16 Gennaio 2017

LEGGI anche: Il Sindaco: non conosciamo il progetto,lo valuteremo bene - MV.16 Gennaio 2017


Pubblicato il 17/01/2017 @ 08:58  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina
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