L'uomo è scomparso nelle ultime ore a causa di un brutto male contro il quale lottava lasciando nello sconforto i familiari e l'intera comunità di Latisana alla quale era legato
LATISANA. Dolore nella Bassa friulana per la scomparsa di Rolando Bortoluzzi, volto noto e persona particolarmente stimata soprattutto nella città di Latisana dove per un’intera vita si era dedicato al lavoro e al servizio dei cittadini.
Un brutto male, oltre al già precario equilibrio di salute, lo ha diviso per sempre dalla famiglia e dalla comunità alla quale era molto legato. Nato a Latisana il 5.09.1950 era coniugato con Daniela Pozzetto e padre di Mariaelena.
IL LUNGO PERCORSO PROFESSIONALE DI ROLANDO
Appena ventenne ha iniziato a lavorare presso l’Amministrazione Comunale di Latisana con la qualifica di tecnico elettricista per la manutenzione degli immobili comunali e scolastici e l’anno successivo, a seguito di corsi specialistici, viene impegnato, per i sei mesi stagionali estivi, come Vigile Urbano; nei restanti mesi assicurava le manutenzioni, in particolare delle centrali termiche, avendo nel frattempo conseguito il patentino di” Conduttore caldaie a vapore”.
Nel 1978, a seguito di concorso interno, viene inquadrato nella qualifica di Capo Servizi Tecnologici, posto in organico di nuova istituzione, con il compito di coordinamento di tutte le maestranze comunali oltre che a seguire tutti i lavori affidati in appalto a ditte esterne (illuminazione pubblica, strade, segnaletica stradale, manutenzioni degli immobili, cimiteri, impianti di depurazione e di sollevamento ecc.).
Ha collaborato per quasi 40 anni con l’Amministrazione Comunale direttamente, e con le varie Proloco per la riuscita delle varie manifestazioni che si svolgevano a Latisana, tra le quali: Ruote Verdi Ruote Pulite (prima manifestazione a livello europeo che ha reclamizzato la sperimentazione del carburante vegetale sia per trazione che per riscaldamento), il Congresso regionale della Società Filologica Friulana (che ha coinvolto per la prima volta tutti i Fogolars Furlans sparsi per il mondo e per questo ha ricevuto una menzione d’Onore dal Presidente prof. Bergamini), la trasmissione televisiva La Domenica del Villaggio (trasmessa in diretta su rete Quattro, la riscoperta delle tradizionali feste dell’uva, in seguito denominate Settembre Doc ed Estate Doc), la tradizione secolare della festa dell’ Epifania (con l’accensione della Foghera, che poi è stata nominata Foghera dei bambini), il Palietto dei bambini (che ha coinvolto tutti gli scolari delle scuole elementari del Comune e dei paesi limitrofi, con giochi vecchi non più in uso quali la corsa dei sacchi palla mano palla prigioniera, passi, cutto, il campo ecc che ha avuto un grande riscontro sia tra i bambini che i genitori.
Dal 1971 al 1996 ha collaborato con i Vigili del Fuoco Volontari di Latisana, essendo tra l’altro uno dei fautori del nuovo Distaccamento di via A. Ristori, e creando in seguito la Squadra di Antincendio Boschivo che tuttora dirige e coordina.
A seguito del disastroso terremoto in Friuli del 6 mag- gio del 1976, già dal giorno successivo era operativo nelle zone colpite, per prestare soccorso salvando il più possibile vite umane, poi scavando per recuperare le vittime.
Successivamente seguendo le direttive dell’A.C. ha coordinato tutti i centri di raccolta del Comune per i materiali di prima necessità (derrate alimentari, vestiario ecc.) con particolare priorità alle esigenze dei bambini e delle persone anziane, facendole arrivare con automezzi dell’A.C. direttamente agli interessati.
Un tanto gli è stato riconosciuto con la cittadinanza onoraria del comune di Colloredo di Montalbano ed encomi ufficiali dai Sindaci dei Comuni di Trasaghis e Gemona per le operazioni svolte nella frazione di Montenars.
Nel 1984, è stato autore, del primo Piano Comunale di Protezione Civile denominato dal Ministero dell’Interno “Piano Mercurio” che prevedeva oltre che l’intera mappatura del territorio anche il completo censimento delle risorse esistenti in tutto il Comune.
Nel 1988 con l’approvazione della Legge Regionale 64/96 recante norme in materia di Protezione Civile è stato nominato dalla Giunta Comunale “Responsabile Comunale Di Protezione Civile” creando all’epoca la Squa- dra di Volontari con 64 tra i primissimi ad iscriversi all’Albo Regionale dei Volontari di Protezione Civile.
Ha collaborato con i tecnici della Direzione Regionale di P.C. alla redazione dei piani di evacuazione degli edifici scolastici (divenuti poi obbligatori con il D. Lgs.626) portandoli poi a conoscenza di tutte le scuole del Comune, sia con corsi agli alunni ed insegnanti, che con prove pratiche di evacuazione e segnalando nei muri interni i percorsi delle vie d’esodo. Un tanto è stato ripetuto per anni concludendosi poi con il primo posto conquistato dalla scuola media al concorso regionale del progetto “Scuola Sicura” indetto dal Ministero degli Interni È stato tra i redattori del “Protocollo di Rigolato” l’intesa firmata tra la Direzione Regionale P.C. ed il Comando dei Vigili del Fuoco dove venivano determinati i vari compiti e le rispettive competenze.
Dopo la nomina a Responsabile Comunale, si è adoperato per avere una Sede Operativa staccata dal Municipio dove i volontari potessero in autonomia trovarsi per allenarsi ed esse istruiti e pronti per qualsiasi evenienza calamitosa, trovandola grazie all’Amministrazione Comunale prima nella ex sede dei Vigili del Fuoco, poi a seguito anche di contributo Regionale, nella ristrutturata sede della ex scuola di Crosere.
A Latisana viene quindi redatto il Piano Comunale di Protezione Civile, che si articola in più parti: le varie fasi di allertamento in caso di piene del fiume Tagliamento, i vari stadi di pericolosità con gli avvisi puntuali ai cittadini e un vademecum per il corretto comportamento della popolazione in caso di abbandono delle abitazioni e di evacuazione, tutte cose purtroppo già sperimentate, sia a causa della pericolosità di esondazione del fiume, che per il disinnesco di alcuni ordigni bellici. Detto piano è stato il primo ad essere approvato dalla Direzione Regionale della Protezione Civile e, successivamente, diversi Comuni si sono avvalsi per la redazione del proprio.
Fermo sostenitore che i Comuni contermini, con le stesse caratteristiche di rischio, dovessero per il bene comune e per condividere le forze di volontariato, unirsi in distretto e di fatto le amministrazioni Comunali di sei Comuni hanno formato un Ambito Territoriale Omogeneo chiamato “ATO del Latisanese”. Ha curato i corsi di preparazione dei Volontari di tutto il Distretto, in particolare per la sicurezza durante gli interventi e per il primo soccorso dai medici del locale 118.
Nel 1996 è entrato a far parte della Consulta Regionale della Protezione Civile ed è stato membro della commissione interna della sicurezza durante gli interventi.
È stato membro della Commissione Comunale per la difesa del Tagliamento.
Nel 2002 ha conseguito un diploma in “Materie di Protezione Civile per Responsabili Comunali ed Amministratori” pro- dotto dall’Università degli Studi di Udine Dipartimento di Economia, Società e Territorio.
Nel 1991 ha coordinato presso le colonie dell’EFA-ODA di Lignano l’accoglienza degli sfollati della Croazia a seguito degli eventi bellici che hanno colpito quelle regioni e nella primavera del 1992 ha coordinato una raccolta di generi di prima necessità per i bambini Croati di Lipik.
Anche nella Protezione Civile così come per i Vigili del Fuoco e le Forze Armate gli interventi più significativi vengono riconosciuti come Campagne, ecco alcune di cui ha partecipato:
• 1991 – Settembre, alluvione dei comuni di Campofor- mido e Lestizza;
• 1994 – Novembre, alluvione Piemonte Comuni di Diano d’Alba e Santo Stefano Balbo;
• 1996 – Ottobre, Friuli smottamenti e frane Comuni di Malborghetto, Pontebba e Ugovizza;
• 1997 – Ottobre, terremoto Umbria e Marche Co- mune di Nocera Umbra, per questo la squadra Comunale ha ricevuto un Diploma di benemerenza con medaglia dal Ministro dell’Interno Napolitano per l’importante opera profusa. A seguito due anni dopo la calamità, l’Associazione di Volontariato umbra “La Ferriera” ha proposto un gemellaggio con il distretto del Latisanese, e in quell’occasione ha te- nuto, in diversi comuni delle conferenze sui sistemi di allertamento e di procedure di P.C. Detta conferenza è stata tenuta anche nel Palazzo della Provincia di Terni, alla presenza dell’intera Giunta Provinciale che gli ha reso un encomio ufficiale, oltre al dono dell’Ape d’Oro, che è il simbolo dell’operosità di quella Provincia.
• 1997 – Luglio, tromba d’aria Veneto Bibione;
• 1998 – Maggio, frana Campania Comune di Sarno;
• 1999 – “Missione Arcobaleno” ha coordinato la rac- colta di materiali di prima necessità per gli aiuti in Kosovo con l’operazione “Golem aiuto per i bambini del Kosovo” inviando 6 container di materiale raccolto in tutti i Comuni dell’ambito;
• 2002 – Terremoto Molise Comune di Morrone del Sannio:
• 2002 – Alluvione Friuli Comune di Pordenone
• 2003 – Settembre, Friuli smottamenti e frane Comuni di Malborghetto, Dogna, Pontebba e Ugovizza.
FONTE: www.nordest24.it - 17 Agosto 2022