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Manca l’elisuperficie, l’elisoccorso atterra vicino al cimitero - da Valvasev

elisuperficie-elisoccorso Ospedale ancora privo dell’area, dismessa nel 2008. Impossibili i voli notturni. La questione approdata in consiglio

LATISANA. Dopo nove anni l'ospedale di Latisana non ha ancora l'elisuperficie. Nonostante l'annuncio dato a ottobre 2015 dopo un'attività di verifica che avrebbe dovuto dare il via libera al ripristino dell’operatività della piazzola, dismessa dal 2008 a causa del cantiere di ristrutturazione dell'ospedale, l'elicottero del 118 continua ad atterrare in un terreno vicino al cimitero. E a oggi non c'è una data certa di riapertura dell' elisuperficie.

L'argomento è stato portato all'attenzione del consiglio comunale, qualche giorno fa, dal capogruppo di Fratelli d'Italia, Lanfranco Sette, durante la question time, con un intervento teso a capire come mai non solo non è mai stato attivato il volo notturno dell'elicottero su Latisana, annunciato come imminente dalla Regione lo scorso mese di luglio, ma soprattutto come sia possibile che l'Elisoccorso sia ancora costretto ad atterrare in un campo agricolo, distante dall'ospedale e raggiungibile in ambulanza, con tutti i disagi del caso.

Dalla risposta ricevuta dal sindaco al nostro quesito, si deve dedurre che la vicenda è da tempo giacente su un binario morto, necessitando l’avvio, sostanzialmente da zero, di tutti i procedimenti amministrativi utili a introdurre il servizio – commenta il capogruppo di Fdi, Lanfranco Sette – perché dalle informazioni acquisite dal nostro gruppo, non solo il servizio di elisoccorso notturno non è stato minimamente realizzato, ma nemmeno quello diurno è stato omologato. Anzi si risulta che gli atterraggi dell’eliambulanza al momento avvengono in un’area agricola destinata a prato, limitrofa al cimitero, la quale, peraltro, negli ultimi tempi non viene nemmeno regolarmente manutenuta.

La nostra intenzione è quella di presentare un ordine del giorno che impegni il consiglio comunale a sollecitare ulteriormente l’avvio dei procedimenti amministrativi necessari all’erogazione del servizio di Elisoccorso, diurno e notturno, utilizzando lo spazio idoneo già individuato e allestito.

L'impegno di avviare il voto notturno dell'Elisoccorso a Latisana, come potenziamento dei servizi legati alle emergenze urgenze, era stato anticipato proprio in consiglio comunale a Latisana, dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, lo scorso mese di luglio: «dobbiamo constatare che gli impegni assunti dalla Presidente davanti al consiglio comunale di Latisana, sono rimasti totalmente disattesi e si sono rivelati semplici parole alle quali ha fatto seguito il nulla. E' innegabile ormai la tendenza in atto, di un depotenziamento dell’ospedale di Latisana, che induce a ritenere che l’ospedale stesso sia a reale rischio di chiusura; eventualità inaccettabile.

FONTE: MessaggeroVeneto - 16 Aprile 2017
LEGGI anche: Piazzola per il 118 il caso approda in regione - MV. 19-04-2017


Pubblicato il 17/04/2017 @ 17:52  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Nessuno in Fvg come Latisana: risparmio girato ad altri Comuni - da Valvasev

municipio-comune LATISANA. Il Comune risparmia e altri potranno spendere. È una sorta di “solidarietà fiscale” quella introdotta dalle nuove normative in tema di bilancio. È previsto che un ente locale – come nel caso di Latisana – che non investe tutto quello che ha in capitale (per esempio per un ritardo nell’iter progettuale di un intervento) può cedere quello spazio a un altro Comune che è pronto a spendere ma non può per i vincoli imposti dal patto di stabilità.

Solo che in tutto il Friuli Venezia Giulia l’unico Comune che è riuscito a ottenere spazi finanziari e li ha messi a disposizione della Regione è proprio Latisana, come attesta anche la delibera 659 dello scorso 7 aprile, l’atto con cui l’amministrazione regionale ha stabilito gli spazi finanziari verticali regionali da cedere agli enti locali. Si legge proprio che fino a quel momento l’unico caso di applicazione della normativa, con cessione di spazi finanziari orizzontali, è quello del Comune di Latisana.

In compenso la stessa delibera rende noto che sono ben 63 i Comuni che hanno richiesto spazi per un totale di oltre 25 milioni di euro e per assurdo l’unico spazio certo in questo momento è quello offerto da Latisana, pari a 350 mila euro.

L’esempio dell’assessore comunale al bilancio, Emanuela De Marchi, semplifica così: «Al sistema economico Italia si chiede di utilizzare le risorse pubbliche in modo razionale facendo riferimento al pareggio di bilancio. Ovvero 100 di entrate, 100 di spesa. Se per ipotesi ho entrate per 100 e spendo 70 la differenza diventa avanzo vincolato che l’ente non può in alcun modo utilizzare e che perde se non cede. La nostra amministrazione, grazie a questa scelta, potrà utilizzare nell’anno successivo lo spazio che adesso ha ceduto, mentre le amministrazioni che non cedono tali spazi perdono la possibilità di utilizzarli».

Nel caso di Latisana lo spazio di 350 mila euro è legato a un allungamento dei tempi in un intervento di riqualificazione urbana – spiega ancora l'assessore – . Tenerli non ha senso, perché non possiamo usarli. Cederli porterà beneficio a un altro Comune, mentre noi abbiamo la certezza che il prossimo anno lo spazio finanziario ci verrà restituito. A tutti i corsi di formazione sulle tematiche del bilancio, l’appello della Regione è stato molto chiaro, ma a quanto pare poco recepito.


Direi che possiamo definirla anche un’operazione prudenziale – ha aggiunto a commento il sindaco di Latisana, Daniele Galizio – che ci permette di contare su quei 350 mila euro il prossimo anno, con la relativa capacità di spendere. Le regole in tema di bilancio sono cambiate molto negli ultimi anni, ma sui principi del patto di stabilità e della contabilità armonizzata abbiamo operato correttamente.

FONTE: MessaggeroVeneto - 15 Aprile 2017


Pubblicato il 16/04/2017 @ 17:18  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Tasse e multe non pagate, il Comune di Latisana corre ai ripari - da Valvasev

tasse-rifiuti Predisposto un capitolo di crediti di dubbia esigibilità per 380 mila euro. Il sindaco: è un’amara presa d’atto delle innegabili difficoltà di famiglie e aziende

LATISANA. Tassa sui rifiuti, sanzioni per violazioni al codice della strada, Imu, oneri su concessioni edilizie, quote di partecipazione a servizi di assistenza sociale.

Famiglie e aziende allo stremo non pagano e il Comune di Latisana si è visto costretto a predisporre un capitolo di crediti inesigibili, perché ormai era impossibile continuare a considerare come entrate delle cifre, per altro anche consistenti, delle quali non c'è nessuna certezza dell'incasso. E che soprattutto non possono essere previste a copertura di alcuna spesa.

Un totale di oltre 380 mila euro che il Comune ha classificato come “crediti di dubbia esigibilità”, che rappresentano solo una percentuale delle cifre che il Comune non riesce a incassare e che per buona parte (quasi 305 mila euro) si riferiscono a imposte e tasse, in prevalenza Tarsu (l'imposta sui rifiuti) per 272 mila euro e Imu per 32 mila euro.

Ci sono poi quasi 26 mila euro che corrispondono ai trasferimenti da parte delle famiglie che hanno beneficiato di servizi erogati dall'assistenza (inserimenti in comunità, pasti a domicilio, servizi di aiuto alla persona, trasporto disabili) e delle quali dovrebbe essere versata una quota di competenza.

E ancora una quota di 15 mila euro per multe al codice della strada che non vengono pagate e altrettanti 15 mila euro per mancati introiti da concessioni edilizie.

L'importo che il Comune si è visto costretto ad accantonare per il 2017 è stato calcolo tenendo in considerazione il dato storico delle entrate, per i vari capitoli, applicando una media tra totale incassato e totale accertato, come ci ha spiegato l'assessore comunale al bilancio, Emanuela De Marchi, portando qualche esempio sul contenzioso in atto per tasse non pagate negli ultimi cinque anni, «si parla di 557 mila euro per la Tarsu e di 233 mila euro per la Tares».

Anche se si tratta di un adempimento previsto dalla legge, è comunque un'amara presa d'atto delle innegabili difficoltà che stanno attraversando famiglie e aziende che non riescono più a pagare – è la considerazione del sindaco di Latisana, Daniele Galizio – per contro è la conferma anche della situazione che affronta l'ente, che deve prendere atto di entrate che non ci saranno e che quindi non possono essere utilizzate a copertura di servizi che il Comune deve continuare a dare.

Fra le previsioni 2017 anche un'azione di lotta all'evasione tributaria con un'ipotesi di entrata pari a 70 mila euro che per i due anni successivi (2018 e 2019) prudenzialmente scende a 50 mila euro.

FONTE: MessaggeroVeneto - 12 Aprile 2017


Pubblicato il 14/04/2017 @ 00:34  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

A Latisana in arrivo il poliziotto di quartiere - da Valvasev

polizia-di-quartiere Il progetto del Comune prevede pattugliamenti a piedi nel centro e nella frazioni

LATISANA. In arrivo il poliziotto di quartiere. La novità è inserita nella relazione che accompagna il bilancio di previsione, approvato qualche giorno fa dalla Giunta comunale e che ora attende il voto del consiglio comunale.

Il nuovo servizio che il Comune di Latisana intende avviare con il personale del Comando di Polizia Locale, prevede dei pattugliamenti a piedi nel centro cittadino e nelle frazioni, da parte degli agenti che, vale la pena ricordare, a differenza di altri comuni a Latisana sono armati, con il doppio obiettivo di dare un maggior senso di sicurezza ai cittadini, ma anche di favorire l’interazione fra Polizia e comunità, agevolando i cittadini nel portare a conoscenza degli uffici eventuali segnalazioni.

Quindi non solo un servizio che sia di prevenzione dei fenomeni criminosi, ma anche di tutela del decoro urbano e di contrasto alle possibili situazioni di degrado.

Ritengo che sia un servizio assai utile per avvicinare le istituzioni ai cittadini, coinvolgendo gli stessi nel portare a conoscenza dell’amministrazione di eventuali problematiche che interessano la comunità – così il sindaco di Latisana, Daniele Galizio, sulla nuova figura del poliziotto di prossimità – un servizio di questo tipo, unitamente al potenziamento del sistema di videosorveglianza e all’auspicato reclutamento di nuovi volontari per la sicurezza, non può che andare nella direzione di rispondere alla richiesta dei cittadini di un maggiore controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione delle criticità.

L’azione degli addetti della polizia locale tenderà in primo luogo a realizzare un concreto controllo dell’intero territorio intercomunale di Latisana e Ronchis – spiega ancora ils indaco - assicurando una maggior presenza esterna e quindi visibilità, in grado di fornire risposte concrete alla richiesta dei cittadini di percezione di sicurezza.

Con questi indirizzi – aggiunge il consigliere delegato alla Polizia Locale, Piercarlo Daneluzzi - l’amministrazione comunale di Latisana, ha inteso rimarcare ancora una volta l’importanza del ruolo della Polizia Locale.

Fra gli obiettivi che si è posta l'amministrazione anche un rafforzare della collaborazione già in atto con l'Arma dei Carabinieri e con la Protezione Civile e un potenziamento del gruppo dei Volontari per la sicurezza.

FONTE: MessaggeroVeneto - 08 Aprile 2017


Pubblicato il 09/04/2017 @ 00:12  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Via Cartelli e Divieti: su argine e parchi libero accesso ai cani - da Valvasev

via-cartelli-e-divieti-su-argine-e-parchi Una delibera di giunta cancella 10 anni di limitazioni a Latisana Ma il Comune intensificherà i controlli con la polizia locale

LATISANA. Dall’annuncio, qualche mese fa, alla delibera della giunta comunale di mercoledì: accesso consentito ai cani sulla passeggiata dell’argine, ma anche in parchi e giardini pubblici.

Una rivoluzione quella votata in settimana dall’esecutivo e che dà il via libera alla rimozione dei divieti presenti da oltre 10 anni per impedire l’ingresso degli amici a quattro zampe, anche se tenuti al guinzaglio, nelle aree verdi cittadine e sull’intera passeggiata, da via Sottopovolo al parco Gaspari. «Con la legge del 2012 sul benessere e la tutela degli animali d’affezione, la Regione ha innovato la materia, prevedendo la libera circolazione dei cani nelle aree pubbliche, compresi i parchi e i giardini, mantenendo un divieto di accesso solo nelle aree dotate di giochi per bambini», ci illustra la decisione della giunta il sindaco di Latisana, Daniele Galizio. «Anche l’amministrazione comunale ha reputato fosse il caso di aggiornare i provvedimenti di divieto vigenti, regolamentando l’accesso dei cani sulla passeggiata dell’argine del fiume Tagliamento e nei parchi pubblici cittadini».

Come? Lo spiega in quattro punti il testo della delibera, introducendo l’obbligo di condurre i cani al guinzaglio (e nei casi previsti dalla normativa anche di museruola) in tutte le aree pubbliche, in particolare nei parchi e, per chiunque conduca un cane in ambito urbano, l’obbligo di raccogliere le deiezioni dell’animale e di portare con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse. Nei prossimo giorni il personale del Comune provvederà alla rimozione degli attuali segnali di divieto e all’istituzione del divieto di accesso ai quattro zampe limitatamente alle aree destinate ai giochi per bambini.

Se da più di 10 anni parchi, giardini e argine, a Latisana, sono stati interdetti ai cani è perché, come sempre, le colpe di pochi incivili ricadono su tutti. E se la stragrande maggioranza raccoglie le deiezioni dei propri animali, c’è ancora chi nel totale disinteresse del bene altrui e comune si “dimentica” di pulire dove il cane sporca.

Ma attenzione, nessun permissivismo, annuncia il Comune: tolti i divieti di accesso ci sarà un intensificarsi dei controlli da parte della polizia locale, per verificare che tutti i cani in passeggiata siano “dotati” di guinzaglio e di sacchetti e per una verifica delle tante bestiole abituate a passeggiare da sole e quindi a sporcare senza che dietro ci sia un padrone educato a raccogliere.

FONTE: MessaggeroVeneto - 26 Marzo 2017


Pubblicato il 30/03/2017 @ 15:13  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina
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