Telesca: valorizzeremo gli ospedali di rete Latisana ha bisogno di una riorganizzazione - da
Valvasev
Tutto va verificato sulla base anche degli accessi, però se ci sono buone performance sui tempi d'attesa e un basso numero di ricoveri significa che ci sono ottime capacità di risolvere le problematiche che si presentano. Anche l'assessore regionale, Maria Sandra Telesca, come l'Azienda sanitaria 2, “premia” il Pronto Soccorso e l'Area dell'emergenza dell'ospedale di Latisana: «La riforma regionale tende proprio a valorizzare gli ospedali di rete, come quello di Latisana – ha commentato ieri l'assessore alla sanità del Friuli Venezia Giulia – l'abbiamo detto più volte e lo ripeto, non c'è nulla da temere, anzi.
Non si è mai parlato di smantellare nulla, parliamo di una struttura ospedaliera che per posizione e ruolo nell'emergenza, rientra in quell'ambito di ragionamento complessivo che punta a una specializzazione degli ospedali di rete. E quello di Latisana, con tutte le sue caratteristiche è fra quegli ospedali di rete che hanno bisogno di una riorganizzazione, proprio perché vogliamo tenerli. E su questo – ha aggiunto la Telesca - sento di dare rassicurazioni, come già fatto altro volte. La questione del dipartimento materno infantile – ha concluso - è invece un'altra cosa».
Casa di riposo, il cda cambia le indennità Aumenti fino al 12% - da
Valvasev
Latisana: il primo atto del nuovo direttivo dell’ente Ritoccate anche le rette. Fi protesta: incarico gratuito
Come regalo di Natale il consiglio d’amministrazione della casa di riposo Umberto I di Latisana si è aumentato le indennità, portandole alla soglia massima prevista dalla normativa e con un aggravio sul bilancio, di circa 5.000 euro all’anno e sulla retta degli ospiti, per 23 centesimi al giorno.
Lo stabilisce la delibera 28 votata la sera del 20 dicembre dal Cda della Umberto I, nominato a luglio 2016 dal sindaco di Latisana, Daniele Galizio e composto dalla presidente, Tiziana Bonardi, dal vice presidente, Ennio Zanelli e dai tre consiglieri Gino Ambrosio (assente però al voto della delibera che ha sancito l’aumento), Pietro Pitacco e Ippolito Di Martino. Un aumento che arriva a sorpresa, dopo che i precedenti consigli d’amministrazione non hanno ritoccato le indennità, (ferme da almeno due mandati). E il precedente Cda, per due anni consecutivi non ha neppure aumentato le rette, sospendendo anche l’aggiornamento Istat e arrivando addirittura all'inizio del 2016, a un ritocco al ribasso.
A sollevare la questione, ritenendo davvero poco opportuna la mossa del Cda della Umberto I, il coordinamento comunale e il gruppo consiliare di Forza Italia che in una nota segnalano quando deliberato a fine dicembre, riportando l’indicazione del documento votato dal Cda che stabilisce, con decorrenza dal 1° gennaio 2017, l’indennità mensile di funzione del presidente, nella misura del 40% dell’indennità del sindaco di Latisana e l'indennità per ciascun consigliere nella misura del 30% di quanto percepito mensilmente dagli assessori. In entrambi i casi la percentuale massima concessa dalla Regione. Prima dell’aumento la percentuale di riferimento era pari al 28% sull’indennità del sindaco (per il presidente) e del sull’indennità degli assessori (per i consiglieri).
E quanto prendono sindaco e assessori del Comune di Latisana lo stabilisce dal 2011 la delibera numero 1193 della Giunta regionale Friuli Venezia Giulia, che fissa a 2.893 euro lordi l’indennità del sindaco (maggiorata del 35% se libero professionista) e a 868 euro sempre lordi l'indennità degli assessori.
«Rimaniamo stupiti davanti all’aumento deliberato dal consiglio d’amministrazione della casa di riposo, poco prima di Natale – scrive Forza Italia in una nota a firma del coordinatore comunale, Andrea Tognato, a nome anche del gruppo consiliare – anche perché in quel consiglio d'amministrazione che ha votato un aumento, che ricade direttamente sull'utenza, c'è anche chi più volte ha proposto che i componenti del Cda della casa di riposo svolgessero il loro compito di servizio alla comunità a titolo gratuito».
Caserma dei vigili del fuoco, il Comune: solo un’ipotesi - da
Valvasev
LATISANA. L'utilizzo promiscuo della nuova caserma dei vigili del fuoco, per trasferirvi il gruppo comunale della protezione civile, al momento è solo un'ipotesi. Lo spiega l'assessore comunale ai lavori pubblici, Ferruccio Casasola, anticipando quelli che saranno i contenuti di un prossimo incontro con il Comando provinciale dei vigili del fuoco, convocato per «definire gli ultimi dettagli necessari per dare piena operatività al distaccamento di Latisana, anche considerando l’importanza degli interventi di soccorso in emergenza che i volontari svolgono in favore dei cittadini di tutti il comprensorio. In quell’occasione – rilancia Casasola – si potrà anche valutare la proposta di un temporaneo utilizzo “promiscuo” della struttura, seppur non possiamo dimenticare che la nuova caserma è stata ideata e realizzata per svolgere un’unica funzione, come sede dei Vigili del Fuoco ed è dimensionata anche in previsione di ulteriori esigenze future, legate a sviluppi della rete e del traffico autostradale e anche all'avvio dell'Uti, che comporteranno un allargamento delle attività di soccorso in un territorio più ampio, con necessità di incrementare, sia il numero dei volontari sia la disponibilità di automezzi».
“Ringraziando” l’ex sindaco Salvatore Benigno per il suggerimento di allargare il magazzino comunale, per dare una nuova sede alla protezione civile e chiedendogli «come mai non ci abbia pensato lui nei cinque anni di mandato», l'assessore Ferruccio Casasola ricorda che l'ipotesi di trasformare il distaccamento volontario in un distaccamento di permanenti è legata alla programmazione futura del Comando provinciale dei vigili del fuoco: «l’amministrazione ha realizzato la struttura – conclude Casasola - ma non può pensare di gestirla, considerato che i vigili del fuoco sono un corpo autonomo. Senza dimenticare che la loro importante funzione di soccorso viene comunque svolta a favore dei nostri cittadini».
Quasi 310 mila euro per fare ripartire l’Uti Riviera Bassa - da
Valvasev
LATISANA. Quasi 310 mila euro per far partire l'Uti. A tanto ammonta il conto che il comune di Latisana, ha già trasferito, in qualità di comune capofila perché con il maggior numero di residenti e sede dell'unione territoriale intercomunale Riviera Bassa Friulana, mentre la presidenza continua a rimanere nelle mani del sindaco di Lignano Sabbiadoro, per la riallocazione delle funzioni amministrative e quindi l'avvio dell'Uti.
Sono comunque fondi che non escono direttamente dalle casse dell'ente, ma che il Comune di Latisana ha ricevuto dalla Regione, «da destinare alle spese iniziali connesse all'avvio dell'Unione territoriale intercomunale – dice la documentazione che riporta gli estremi dell'operazione – la Regione è autorizzata a finanziare le Unioni territoriali intercomunali con un fondo straordinario, una tantum, per l'avvio del nuovo ente locale in relazione alle spese per il funzionamento dello stesso e per l'acquisto di attrezzature necessarie all'attività degli uffici, da ripartire per il 50 per cento in proporzione alla popolazione residente e per il 50 per cento in proporzione alla superficie territoriale del nuovo ente locale». La quota assegnata alla Bassa è stata di 309.506 euro.
Vigili del fuoco permanenti a Latisana sfuma il progetto - da
Valvasev
Il Comune ha deciso di trasferire la Protezione civile nel primo piano dell’edificio Mancano così gli spazi e le caratteristiche per ottenere l’autorizzazione
LATISANA. Persa l'occasione per trasformare il distaccamento dei Vigili del fuoco di Latisana in un comando di permanenti. La decisione dell’amministrazione comunale di destinare il primo piano della nuova caserma, ormai terminata, al gruppo comunale di Protezione Civile e non, come nell’ipotesi progettuale, a dormitori e servizi in uso ai Vigili del fuoco, fa tramontare qualsiasi velleità di poter ottenere l’autorizzazione al distaccamento permanente. Un traguardo a favore del quale ci sono i “numeri” del gruppo operativo di rapido intervento, costituito da una quindicina di volontari, la cui attività non è rivolta solo alla comunità locale, ma anche a quelle limitrofe e che in un anno effettua circa 260 interventi.
«Un numero che gli addetti ai lavori ci dicono destinato a subire un forte incremento con il completamento della terza corsia – indica il capogruppo di Forza Italia, Salvatore Benigno ricordando che i Pompieri di Latisana effettuato interventi anche lungo l’autostrada A4 – proprio quell'incremento era il fattore per arrivare a un distaccamento permanente. Ma l’idea del Comune di utilizzare il primo piano per la Protezione Civile fa sfumare qualsiasi ipotesi».
Adesso il fabbricato di viale Fontanini, oggetto del primo lotto di intervento, è praticamente completato, con uno spazio operativo al piano terra, composto da uffici, autorimessa, area spogliatoi e deposito, dove sono già in atto le prime operazioni di trasferimento dei Pompieri, alle quali, ormai pare certo, farà seguito il trasloco, dalla casermetta delle Crosere, della Protezione Civile.
Quella che è stata realizzata dalla precedente amministrazione comunale con un importante impegno economico, è una sede consona all’attività di pronto intervento svolta dai volontari del distaccamento di Latisana. Piuttosto che creare ancora promiscuità attorno ai Pompieri, che già da diversi anni e non senza disagi, dividono l’area del magazzino comunale con il personale dei servizi esterni del Comune – suggerisce a nome di Forza Italia l’ex sindaco Benigno - la soluzione più giusta sarebbe quella di ampliare (e lo spazio c’è) proprio il magazzino comunale, per dare una nuova sede al gruppo della Protezione Civile, visto che pare questa l’intenzione del sindaco. Certo per riuscirci – è la sfida che lancia Benigno - l’amministrazione comunale dovrebbe trovare la necessaria copertura finanziaria in Regione,