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L’ospedale è sotto organico: soluzione-tampone per agosto (Sanità del Friuli i nostri Ospedali)

ospedale-e-sotto-organico Maddalena Spagnolo, consigliere regionale della Lega, incontra i lavoratori Due medici garantiranno turni e ferie. «Ma il problema è stato solo rinviato»

LATISANA: C’erano rappresentati del Pronto Soccorso, del reparto di ginecologia, dell’otorino, dell’oncologia e del servizio di dialisi. E in generale, attraverso un esponente del sindacato, c’era un po’ tutto il personale medico dell’ospedale di Latisana. Anche se alla fine l’invito a partecipare a un incontro nel quale illustrare tutto ciò che non va nei vari reparti per trovare assieme una soluzione lo hanno raccolto solamente una piccola parte degli operatori. Di sicuro erano rappresentati i reparti e i servizi che più di tutti hanno subito le conseguenze della riforma sanitaria regionale e delle incertezze create con alcuni provvedimenti, Area d’emergenza e dipartimento materno infantile in primis. Ma anche l’anestesia senza un primario (in un ospedale di riferimento aziendale per la chirurgia maggiore) e con solo 4 medici su due presidi.

Se è notizia di ieri la soluzione-tampone trovata dall’Azienda sanitaria 2 Bassa Friulana Isontina con due medici che almeno per il mese di agosto garantiranno al personale del Pronto Soccorso i turni e i periodi di ferie, il problema è solo spostato più in là di qualche settimana – hanno commentato gli operatori presenti all’incontro promosso dal consigliere regionale Maddalena Spagnolo (Lega) – e comunque permangono situazioni critiche riferite all’anestesia e al servizio di dialisi (presente a Latisana ma sotto organico).

Dal sindacato qualche numero per comprendere meglio la situazione: un’eccedenza annua di 4.000 ora in medicina (addirittura 6.000 in chirurgia) che vogliono dire una carenza costante di circa tre medici per reparto. E ad aggravare la situazione al Ps c’è anche un aumento degli accessi in codice bianco, effetto di una carenza di servizi territoriali che stando alla riforma regionale avrebbero dovuto garantire i medici di base.

Serve un incentivo a chi c’è, perché resti e a chi potrebbe arrivare, perché partecipi ai concorsi. Come? «Stabilendo con chiarezza il ruolo dell’ospedale di Latisana – ha detto Spagnolo – e ciò probabilmente accadrà a inizio ottobre quando la giunta regionale prenderà in esame una prima modifica alla legge di tre anni fa». «Fino a poco più di due anni fa l’ospedale di Latisana presentava tra le eccellenze proprio l’area di emergenza e il pronto soccorso, con un buon organico di medici e soprattutto una grandissima qualità – ha ricordato - sappiamo tutti che l’attuale situazione non nasce oggi dalla semplice carenza di medici, ma affonda le proprie radici nella scellerata scelta di indebolire l’ospedale di Latisana.

E non è possibile sopperire alle carenze ricorrendo alle cooperative, non è indice di buona organizzazione. Chi in passato ha protestato – ha voluto sottolineare la Spagnolo a margine dell’incontro riferendosi ai medici del Ps che due anni fa avevano sottoscritto una lettera per segnalare la carenza nell’organizzazione – è stato ripagato con ostilità».

FONTE: MessaggeroVeneto - 02 Agosto 2018