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Tasse e multe non pagate, il Comune di Latisana corre ai ripari (Politica e Comune)

tasse-rifiuti Predisposto un capitolo di crediti di dubbia esigibilità per 380 mila euro. Il sindaco: è un’amara presa d’atto delle innegabili difficoltà di famiglie e aziende

LATISANA. Tassa sui rifiuti, sanzioni per violazioni al codice della strada, Imu, oneri su concessioni edilizie, quote di partecipazione a servizi di assistenza sociale.

Famiglie e aziende allo stremo non pagano e il Comune di Latisana si è visto costretto a predisporre un capitolo di crediti inesigibili, perché ormai era impossibile continuare a considerare come entrate delle cifre, per altro anche consistenti, delle quali non c'è nessuna certezza dell'incasso. E che soprattutto non possono essere previste a copertura di alcuna spesa.

Un totale di oltre 380 mila euro che il Comune ha classificato come “crediti di dubbia esigibilità”, che rappresentano solo una percentuale delle cifre che il Comune non riesce a incassare e che per buona parte (quasi 305 mila euro) si riferiscono a imposte e tasse, in prevalenza Tarsu (l'imposta sui rifiuti) per 272 mila euro e Imu per 32 mila euro.

Ci sono poi quasi 26 mila euro che corrispondono ai trasferimenti da parte delle famiglie che hanno beneficiato di servizi erogati dall'assistenza (inserimenti in comunità, pasti a domicilio, servizi di aiuto alla persona, trasporto disabili) e delle quali dovrebbe essere versata una quota di competenza.

E ancora una quota di 15 mila euro per multe al codice della strada che non vengono pagate e altrettanti 15 mila euro per mancati introiti da concessioni edilizie.

L'importo che il Comune si è visto costretto ad accantonare per il 2017 è stato calcolo tenendo in considerazione il dato storico delle entrate, per i vari capitoli, applicando una media tra totale incassato e totale accertato, come ci ha spiegato l'assessore comunale al bilancio, Emanuela De Marchi, portando qualche esempio sul contenzioso in atto per tasse non pagate negli ultimi cinque anni, «si parla di 557 mila euro per la Tarsu e di 233 mila euro per la Tares».

Anche se si tratta di un adempimento previsto dalla legge, è comunque un'amara presa d'atto delle innegabili difficoltà che stanno attraversando famiglie e aziende che non riescono più a pagare – è la considerazione del sindaco di Latisana, Daniele Galizio – per contro è la conferma anche della situazione che affronta l'ente, che deve prendere atto di entrate che non ci saranno e che quindi non possono essere utilizzate a copertura di servizi che il Comune deve continuare a dare.

Fra le previsioni 2017 anche un'azione di lotta all'evasione tributaria con un'ipotesi di entrata pari a 70 mila euro che per i due anni successivi (2018 e 2019) prudenzialmente scende a 50 mila euro.

FONTE: MessaggeroVeneto - 12 Aprile 2017