Lega Salvini Premier sezione di Latisana (UD)

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Bocciato il bilancio dell’Aas 2 (Sanità del Friuli i nostri Ospedali)

bocciato-bilancio-aas-2 Voto contrario della maggioranza dei sindaci di Bassa, Goriziano e Monfalconese

LATISANA. Non passa il bilancio dell’Azienda per l’assistenza sanitaria, Aas 2. È una bocciatura a tutto tondo quella manifestata ieri dai sindaci dell’Uti Bassa Friulana occidentale, dal goriziano e dal monfalconese. Un voto contrario, quello espresso ieri sera durante la conferenza dei sindaci, dalle ricadute anche politiche per l’importante componente di centrosinistra presente nelle amministrazioni locali che hanno negato l’approvazione del documento.

Decisivo il nuovo metodo di voto che prevede il doppio requisito della maggioranza dei comuni a favore (il 55%) ma anche che gli stessi rappresentino il 55% della popolazione residente. E su un bacino di oltre 250 mila abitanti i Comuni che hanno votato a favore si sono fermati a 94 mila abitanti.

Uno schiaffo sonoro per l’Azienda 2 e indirettamente per la Regione perché, come hanno rimarcato ieri alcuni amministratori, quello bocciato e un bilancio figlio della riforma sanitaria regionale.

La conferenza dei sindaci, la prima post unificazione dell’Isontino con la Bassa Friulana, è stata aperta proprio dai presidenti delle due ex aziende sanitarie 2 e 5, Gorizia e Latisana. Alla discussione sul Pal e al voto contrario si è arrivati dopo l’approvazione del nuovo regolamento, con le nuove modalità di votazione e l’approvazione della lista chiusa per la nomina del presidente (il sindaco di Palmanova) e del vice (Monfalcone) e la scelta del presidente e del vice presidente della conferenza ristretta dell’assemblea dei sindaci, l’organismo che ha il contatto diretto con l’Azienda sanitaria, il Comune di Gorizia e il Comune di Latisana.

A questo punto i lavori dell’assemblea sono proseguiti sotto la direzione della nuova presidenza, il sindaco di Palmanova, Francesco Martines, che ha parlato dell’anno e mezzo di incontri per arrivare alla fusione delle due assemblee. Chiare le prese di posizione dei Comuni “contrari” a cominciare da Gorizia che ha proposto l’ordine del giorno appositamente votato dal proprio consiglio comunale, proseguendo per Monfalcone, portavoce delle forti criticità rilevate nell’ospedale cittadino e arrivando alla Bassa Friulana, rappresentata dal sindaco di Latisana, Daniele Galizio: «Urge un cambiamento netto di direzione aziendale – ha detto Galizio a nome anche dei colleghi - e la riconsiderazione della innaturale aggregazione tra la Bassa Friulana e l’Isontino che ha creato solo gravi difficoltà di allocazione dei servizi, di disorientamento negli operatori e nei cittadini e un aggravio di spesa».

FONTE: MessaggeroVeneto - 7 Febbraio 2017