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Legambiente: "Stop alla costruzione dell'Outlet di Latisana“ (Latisana e Ambiente)

outlet-village L'associazione ambientalista non ci sta e lancia un nuovo grido di allarme in difesa del territorio e del suolo: "Stop alla cementificazione del territorio". Una ricerca posiziona il Friuli ai primi posti in Italia per superfici agricole trasformate in centri commerciali o altre urbanizzazioni“

Quest'anno le principali associazioni ambientaliste europee, istituti di ricerca e le associazioni degli agricoltori stanno raccogliendo le firme per chiedere all'Unione Europea una direttiva per la protezione del suolo, una delle principali risorse strategiche dell'Europa, in quanto garantisce la sicurezza alimentare, la conservazione della biodiversità e la regolazione dei cambiamenti climatici. Proprio su questo tema, Legambiente Fvg oggi è intervenuta con un comunicato stampa ribadendo il suo fermo "no" alla cementificazione in atto in Friuli nel territorio di Latisana e in quello di Osoppo.

Studi condotti dall'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale - riferisce l'associazione ambientalista - posizionano il Friuli ai primi posti in Italia per superfici agricole che sono state trasformate per fare posto a centri commerciali, strade, capannoni e case. Eppure continuano a fiorire progetti di nuove aree commerciali ed espansioni delle esistenti; e questo, va di pari passo ad altrettante chiusure. Fanno coro anche i dati forniti da IRES FVG che collocano al primo posto il Friuli e la provincia di Udine per metri quadrati di superfici della grande distribuzione organizzata ogni 1000 abitanti.

LATISANA: A Latisana sorgerà presto un nuovo Outlet Village. La convenzione per la sua edificazione è stata firmata dal Comune di Latisana lo scorso fine dicembre con due aziende, la Petrol Service srl di Montebelluna e la Promo Center 2000 srl di Trento. La struttura sorgerà su un’area complessiva di 200mila metri quadri e accoglierà negozi e altre attività, tra cui un hotel con 120 posti letto che si svilupperà su una superficie di 4mila metri quadrati su 5 piani. Il nuovo centro commerciale sorgerà presso l’uscita del casello autostradale della A4 (accessibile dalla Statale 14 e Sr 354) e impegnerà un investimento di quasi 35 milioni di Euro con una superficie di 58mila metri quadri, di cui oltre 20mila metri quadrati destinati alla vendita. Di questi, 5mila saranno riservati al commercio alimentare.

A Latisana si è deciso di costruire un altro, l'ennesimo, centro commerciale da ben 20 ettari. Oggi - spiega Legambiente -, l'Amministrazione latisanese rassicura che stano facendo solo dei passaggi urbanistici ma quelli sono palesemente i presupposti per il progetto vero e proprio e dubitiamo fortemente che l'Amministrazione non sappia nulla visti i rapporti intercorsi con i proponenti e i le ricostruzioni viste sulla stampa. Peraltro la convenzione fra Comune e proponente è stata firmata solo a fine 2016, per cui si sarebbe potuto rivedere la proposta edificatoria progettata oltre 5-6 anni fa considerato che il piano attuativo acquisisce efficacia esclusivamente con la sottoscrizione della convenzione stessa.

OSOPPO: Un altro caso che Legambiente porta alla ribalta è quello che riguarda l'autorizzazione al Comune di Osoppo per una variante urbanistica volta a consentire l'asfaltatura di 2 ettari di terreno prativo nell'ambito dell'aviosuperficie attigua alla Zona di Protezione Speciale del Medio Tagliamento. Da parte sua il Comune ha adottato a ottobre una specifica variante volta al cambio di destinazione d'uso. Contro questi provvedimenti Legambiente ha presentato nota alla Regione ed allo stesso Comune chiedendo la rettifica dei relativi atti.

Le motivazioni, espresse nelle note, si incentrano principalmente sull’importanza ambientale del territori. "La zona di Osoppo - spiega Legambiente - si qualifica per la grande valenza ambientale rappresentata in particolare dal sito comunitario Medio Tagliamento, dal fiume stesso, dal geosito del Forte e dalle numerose risorgive; è uno dei pochi se non l'unico sito regionale, che può vantare un'estensione considerevole dei prati stabili, la cui importanza è riconosciuta unanimemente; è il paese delle orchidee; il territorio è attraversato dalla pista ciclabile di Alpe Adria, il cui tracciato costeggia proprio l'aviosuperficie e dal prossimo ripristino della ferrovia Gemona-Sacile". A questo, Legambiente propone inoltre che la zona industriale si doti di un sistema di gestione ambientale d’area e promuova lo sviluppo di economie green utilizzando i capannoni dismessi.

FONTE: www.udinetoday.it - 24 Gennaio 2017
LEGGI anche: Latisana: No alla costruzione dell’outlet village - M.V. 25-01-2016