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Le scelte dell’Ass sul materno-infantile? Suicidio economico (Sanità del Friuli i nostri Ospedali)

claudio massarutto - Medico Latisana: l’analisi del consigliere delegato alla salute, Massarutto I numeri parlano di oltre settecento ricoveri persi rispetto al 2015

Un suicidio economico. Ecco cos’ha prodotto nel 2016 la decisione dell’Azienda sanitaria di ridurre i servizi dell’area materno infantile dell’ospedale di Latisana: più di 700 i ricoveri persi (rispetto al 2015) e di questi solo un centinaio sono stati recuperati dall’ospedale di Palmanova. Il resto è andato fuori azienda, con conseguente rimborsi per fuga extra aziendale dei residenti e mancato introito in attrazione dal Veneto.

A sostenere che il bilancio è dunque fortemente negativo, sotto il profilo economico, accompagnato da un grave disagio e danno per gli utenti è il medico di medicina generale e consigliere delegato alla salute del Comune di Latisana, Claudio Massarutto.

A dimostrazione che la scelta dell’Aas 2 non ha prodotto i risultati ipotizzati, Massarutto porta il dato dei parti a Palmanova nel 2016, «sovrapponibile a quello del 2014, quando Gorizia e Latisana erano ancora aperti e con un numero totale regionale di parti invariato rispetto agli anni precedenti.

Con la ginecologia chiusa a Portogruaro dall’agosto 2015, i nati di quell’anno a Latisana, sono stati 445 e la proiezione a tutto il 2016 era di quasi 600 parti: solo negli ultimi sei mesi di operatività, con Portogruaro chiusa, i nati sono stati 290.

«Non è nella nostra cultura polemizzare, ma come può il sindaco di Palmanova festeggiare per 74 nati in più in un anno?» si chiede il consigliere delegato Massarutto.

«Se non ricordo male – prosegue – il sindaco Martines, aveva annunciato alla stampa, poco dopo la chiusura di Gorizia, nel luglio 2014, che tutte le donne del goriziano sarebbero andate a Palmanova, che quindi in breve avrebbe superato i 1.000 parti, mentre sono andate a Monfalcone che in un anno è passata da 500 a 750 parti».

Anche secondo l’Azienda sanitaria, chiuso Latisana, le circa 250 partoriente del distretto ovest (statistica dell’ultimo triennio) sarebbero andare a Palmanova, «ma se la crescita è stata solo di 74 parti dove sono andare a partorire le donne del latisanese – chiede il medico Massarutto – , a San Vito al Tagliamento? A Udine? Prestazioni che l’Aas 2 dovrà pagare come fuga extra aziendale. E perché non considerare la perdita di attrazione dal Veneto che Latisana ha storicamente esercitato sia per l’area materno-infantile, sia per le altre specialità? Senza contare l’assistenza offerta ai turisti di Lignano e Bibione, che Palmanova certamente non garantisce».

FONTE: MessaggeroVeneto - 10 Gennaio 2017