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Rotonde sulla regionale 354 Spariti i sottopassi pedonali (Politica e Comune)

sottopassi Pedonale su rotonde Latisana: previsti dai progetti definitivi nel 2012, sono stati cancellati 2 mesi fa Ad accorgersi è Forza Italia che attacca il sindaco: una grave leggerezza

Spariti i sottopassi dalle rotonde sulla Strada Regione 354. Previsti nei progetti definitivi completati nel 2012 e propedeutici all'appalto dei lavori, sono stati cancellati due mesi fa, dopo uno scambio di lettere fra Regione, Fvg Strade e Comune di Latisana. A Paludo, Gorgo e Pertegada le rotonde saranno realizzate senza i previsti percorsi ciclo pedonali che erano stati il frutto di un’attenta mediazione fra Comune e Regione. Una sorta di “risarcimento” per le opere da realizzare, tutto a vantaggio della cosiddetta utenza debole, pedoni e ciclisti, per permettere di attraversare in sicurezza le rotonde e garantire la permeabilità in prossimità dei centri abitati. Troppo costosi e complessi, con un allungamento dei tempi di esecuzione degli interventi – dice la Regione – chiedendo al Comune, che accetta, di eliminarli dalla previsione e sostituirli con degli attraversamenti a raso, mantenendone uno solo (dei due previsti) a Pertegada.

A Paludo e a Gorgo, per superare le quattro corsie della Sr 354, il pedone attraverserà una carreggiata, si fermerà in mezzo alla super strada su un'isola spartitraffico e poi supererà l'altra carreggiata. Eventualmente per garantire un attraversamento in sicurezza Fvg Strade ipotizza la presenza di un semaforo a chiamata.

A riscontro della volontà dell'amministrazione comunale espressa con nota del 13 ottobre – si legge nella relazione che accompagna il progetto definitivo modificato della rotonda di Paludo – vengono individuate nuove soluzioni per la mobilità ciclabile e pedonale, che non prevedono più la costruzione dei sottopassi». In pratica quella che è stata una proposta di Fvg Strade e Regione nella cartografia ufficiale diventa una volontà del Comune di Latisana.

Una grave leggerezza dettata dall'inesperienza di questa amministrazione – è il commento del gruppo consiliare di Forza Italia – ma anche un imbroglio orchestrato ai danni dello stesso Comune perché da una richiesta di condivisione di intenti si è arrivati ad addossare la scelta a una precisa volontà del Comune di Latisana. Ma c'è di peggio – evidenziano i consiglieri Salvatore Benigno, Micaela Sette, Enrico De Marchi e Sandro Vignotto assieme al coordinatore comunale di FI, Andrea Tognato – si è proceduto a una modifica di un progetto definitivo esecutivo, quando semmai andava modificato il preliminare, dandone a supporto precisa motivazione. Un mese prima delle elezioni la stessa proposta è arrivata anche a noi – racconta l'ex sindaco Benigno – ma abbiamo risposto di no contestando punto per punto.

FONTE: MessaggeroVeneto - 03 Gennaio 2017