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Lignano, tornano i profughi: in sessanta ospitati in hotel (Patrie dal Friûl)

Clandestini a Lignano Sono stati sistemati per il terzo anno consecutivo al Myriam, in centro città. Parteciperanno a un percorso formativo e faranno lavori utili alla comunità

LIGNANO. Sono sessanta i richiedenti asilo ospiti a Lignano. Per il terzo anno consecutivo alloggeranno all’hotel Myriam, in centro città. I profughi, come riferito dal direttore della Croce Rossa locale Fabio Di Lenardo sono originari dell’Afghanistan e provengono tutti dalla caserma Cavarzerani di Udine.

Dovranno rispettare un orario di rientro all’interno dell’albergo e avranno tutti un braccialetto identificativo. È stata inoltre potenziata la sorveglianza nella struttura ricettiva. Così come concordato nel protocollo d’intesa sottoscritto da Prefettura, Regione, Croce Rossa e Comune, essi rimarranno nella località balneare per sei mesi per essere poi trasferiti entro il 30 aprile, prima dell’avvio della stagione turistica.

Il modello di accoglienza applicato a Lignano è ormai diventato un esempio da esportare anche in altre realtà. Anche quest’anno infatti i richiedenti asilo avranno l’opportunità di poter partecipare a un percorso formativo e di integrazione imparando la lingua italiana e gli elementi base per poter svolgere a titolo volontario dei lavori di manutenzione e sistemazione nel territorio.

Lo scorso inverno avevano contribuito a sistemare i marciapiedi del lungomare Trieste, di via Stiria, di parco San Giovanni Bosco, di via Genziana e di via dei Gerani oltre a eseguire lavori di carteggiatura e tinteggiatura all’impianto base di viale Europa e alla passerella e alle ringhiere del nuovo faro rosso. Un gesto, questo, fatto per ringraziare la comunità dell'ospitalità ricevuta e senza ricevere alcun compenso. Lo stesso percorso si ripeterà quest’anno.

Come ha riferito l’assessore alle Politiche sociali Paolo Ciubej «è già stata predisposta la domanda per ricevere il contributo regionale per la gestione di queste attività che sarà affidata a una cooperativa alla quale spetterà l’organizzazione sia della parte formativa sia di quella pratica nello svolgimento delle varie mansioni».

Abbiamo dato incarico all’ufficio lavori pubblici – continua – per individuare gli interventi che queste persone potranno fare. In questi tre anni di accoglienza non si è mai verificato un problema e il nostro modello di ospitalità è stato portato ad esempio dimostrando che l’ospitalità è un valore grande e importante che appartiene alla comunità di Lignano.

FONTE: MessaggeroVeneto - 27 Ottobre 2016
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