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Latisana, strade assediate dall’erba: il Comune non può tagliarla (Latisana e Ambiente)

strade-assediate-da-erba Il municipio è bersagliato da segnalazioni, ma la competenza è di altri enti. Il sindaco scrive al Consorzio di bonifica e pensa a un nuovo piano per le manutenzioni

LATISANA. Banchine stradali, incroci, aiuole spartitraffico e fossi. Ovunque erba alta che limita la visuale e non offre certo un bel biglietto da visita ai turisti che ancora numerosi arrivano in Riviera.

E il Comune di Latisana ha le mani legate: raccoglie lamentele e segnalazioni, ma non può intervenire, perché la competenza è di altri, Consorzio di Bonifica, Fvg Strade, Provincia.

E ieri, dalla sede municipale, è partita la prima segnalazione ufficiale, con l’invito a provvedere entro tempi stretti alla situazione di degrado che in questo caso interessa l’intersezione fra la Strada Provinciale 75 e la Strada Regionale 354, denominata Crosere vecchie, sul percorso di collegamento fra il casello autostradale e la strada per Lignano e Bibione.

Destinatario della missiva il Consorzio di Bonifica, perché proprio i fossi a margine delle strade sono quelli che presentano la situazione di degrado maggiore: «Ci stiamo impegnando per trovare una soluzione relativamente alla manutenzione del verde, che sarà affrontata finalmente in modo programmato e pianificato, uscendo da quella che spesso è stata affrontata come una situazione emergenziale – è stata la rassicurazione del sindaco, Daniele Galizio, in risposta anche alle numerose segnalazioni pubblicate in questi giorni sui social network –

Per poter procedere è necessaria la condivisione di un “piano di manutenzione del verde” con gli altri enti coinvolti, per esempio Regione e Consorzio di Bonifica, provvedendo al riordino delle competenze e delle responsabilità dei vari soggetti impegnati nelle attività di gestione, di controllo e di manutenzione su tutte le componenti del verde urbano.

Tutto ciò per migliorare l’immagine e la qualità ambientale del nostro Comune e allo stesso tempo eliminando situazioni che possono creare disagio ai cittadini, individuando anche misure sanzionatorie e sostitutive in caso di inadempienze».

Nei progetti del Comune, il “piano del verde comunale” dovrà essere uno strumento di valorizzazione del verde, articolato e composito, per mitigare l’impatto ambientale e garantire un uso più razionale delle risorse ambientali, una valorizzazione del territorio agricolo, un'ottimizzazione del ruolo sociale, estetico e ambientale degli spazi aperti e lo sviluppo economico e sociale del territorio. «Sarà, inoltre, fondamentale diffondere la cultura del verde – aggiunge Galizio – attraverso la sensibilizzazione e l’informazione dei cittadini, incentivando la partecipazione e le proposte sulle questioni relative alla gestione e allo sviluppo del verde urbano e promuovendo azioni di cittadinanza attiva».

FONTE: MessaggeroVeneto - 14 settembre 2016