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LA SENTENZA UTI IN VISTA DEI BALLOTTAGGI intervista a RENATO CARLANTONI (Patrie dal Friûl)

Renato Carlantoni Il giorno dopo la sentenza sulle Uti abbiamo scoperto dalla stampa che tutti hanno vinto. Un po’ all’italiana. Leggendo le pagine Facebook di quasi tutti i politici navigati si sprecano gli inni di vittoria. Alcuni, invece, che hanno speso molto in termini di energia ma anche di denaro pubblico per promuovere le Uti si defilano abilmente. Certo e’ che domenica ci sono due ballottaggi importanti a Trieste e Pordenone che potrebbero cambiare il panorama politico regionale. Abbiamo chiesto cosa sta accadendo a Renato Carlantoni, Sindaco di Tarvisio, in prima linea fra i Sindaci ribelli.

Chi ha vinto la battaglia sulle UTI?
Pari e patta.

Ci spieghi in maniera più semplice possibile?
La Regione ha titolo in materia di autonomia e quindi la divisione in 18 Uti e’ possibile. D’altro canto il giudice ha annullato la delibera di nomina dei Commissari. La Regione non puo’ quindi in alcun modo sostituirsi alla volontà di scelta dei Comuni.

Vi possono tagliare i fondi?
In quel caso faremo ricorso ovviamente. Tutte le azioni che obbligano i Comuni ad aderire alle Uti sono da considerarsi illegittime. La stessa Anci chiede di togliere il taglio ai Comuni.

Cosa accade adesso?
Ci incontreremo mercoledì per trovare una linea comune. I Comuni fuori sono 56 e non c’è modo di obbligarli a entrare.

Troverete un compromesso?
Vedremo mercoledì. In questo momento non sembra esserci la volontà da parte della Regione di venire incontro ai Sindaci.

Ma la sua Uti esiste?
Esiste per tre Sindaci su otto. Tarvisio, il Comune di cui sono Sindaco, non e’ dentro l’Uti in questo momento. Così accade anche nelle due Uti della bassa friulana con alcuni Comuni ribelli sia nell’Ambito Agro Aquileiese che in quello della Bassa Occidentale.

Domenica ci sono i ballottaggi. Se vincessero Ciriani e Di Piazza potrebbero decidere di uscire dalle Uti?
Per legge no. Ma nessuno vieta loro di portare in Consiglio Comunale nuovamente la questione.

E cosa accadrebbe se le scelte politiche dei nuovi Consigli Comunali fossero contro le Uti?
(Ride) Si aprirebbe un nuovo interessante percorso giuridico…

FONTE: bassaparola.it - 13 giugno 2016